Alla metà del XII secolo l’arrivo a Pistoia di una reliquia dell’apostolo Giacomo il Maggiore segnerà una svolta nei destini della città che, da quel momento in poi, diverrà ufficialmente un luogo di sosta sulla via dei pellegrinaggi.
L’operazione, avviata dal vescovo Atto con l’idea di legare la città di Pistoia con il santuario di Santiago de Compostela, grazie ai suoi rapporti privilegiati con il vescovo spagnolo Gelmìrez, darà frutti preziosi ed esiti inaspettati anche dagli stessi lungimiranti prelati che decisero il viaggio di quella piccola porzione del cranio del Santo. Dal culto dell’apostolo Giacomo, divenuto patrono di Pistoia con il nome di Jacopo, la città acquisirà infatti un ruolo di primo piano durante tutto il Medioevo, arricchendosi di tesori ed aprendosi alla cultura internazionale. Il continuo e inarrestabile flusso di idee e stimoli portati dai numerosi pellegrini che giunsero a Pistoia avrà come effetto l’elaborazione di uno stile peculiare e del tutto originale rispetto agli altri centri d’arte della Toscana. Le numerose tracce della devozione a San Jacopo ancora presenti in città testimoniano di come anche nei secoli successivi il culto del patrono abbia segnato la storia pistoiese.
Vita Universa. Jorio Vivarelli scultore
30,00 €Realizzato in occasione del centenario della nascita di Jorio Vivarelli, il volume racconta lo scultore pistoiese attraverso una selezione di dodici opere descritte dalle schede di Veronica Ferretti, corredate dalle fotografie in bianco e nero di Aurelio Amendola e precedute da un prezioso saggio introduttivo di Paola Goretti.