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fuProjeto-Boitatà-2013-2014.-1

Il progetto Segunda pele, sviluppato durante l’esperienza dell’artista in Brasile, nasce dal bisogno di esorcizzare la paura del diverso. In questa ricerca il corpo diventa l’elemento catalizzatore capace di relazionarsi con gli altri rappresentando il principale filtro fra l’essere umano e il mondo.
Zoè Gruni, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, si trasferisce in California e poi in Brasile dove vive per molti anni dedicando la propria ricerca allo studio dei contesti sociali e culturali locali. A partire da una riflessione sulla società contemporanea, evoca storie di resistenza legate ai popoli indigeni e alla cultura africana portata dagli schiavi, trattando temi come il sincretismo religioso, la decolonizzazione del pensiero, le questioni di genere, le comunità LGBTQIA+, la lotta delle minoranze nelle favelas e molto altro. Dopo il suo ritorno in Italia l’artista si è ritrovata a scrivere queste memorie riflettendo sulla potenza e la fragilità dell’essere umano. Una complessità che ha voluto rievocare anche attraverso la realizzazione di una serie di disegni dove i personaggi ricordano quelli di una fiaba.