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Aurelio Amendola

Nato a Pistoia (19 gennaio 1938), nel corso della sua eccezionale carriera di fotografo d’arte, Aurelio Amendola si dedica intensamente ai temi del contemporaneo, arrivando a raccogliere una vera e propria Galleria di Ritratti dei più celebri maestri del Novecento, sorta di Galleria degli Uomini Illustri di alta epoca, rivisitata con i vessilli dell’attualità: De Chirico, Pomodoro, Schifano, Lichtenstein, Warhol. Grazie alla lunga frequentazione personale con molti di loro (Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis, Pistoletto, Parmiggiani, Paladino, Barni, Ruffi, Mainolfi) realizza innumerevoli monografie corredate dai suoi scatti. Prezioso il sodalizio con Marino Marini e Alberto Burri, indimenticabili compagni di strada e di vita. In parallelo, Amendola si distingue per celebri fotografie sulle sculture del Rinascimento italiano o, più in generale, per quelle dedicate alla tradizione classica, comprendendone intimamente volumetrie, tridimensionalità, contrasti, e offrendo ogni volta un punto di vista dichiaratamente scostato dall’approccio documentaristico: ispirato da una visione tattile, emotiva, sensoriale.

I suoi esordi sono contrassegnati dall’ormai celebre volume Il pulpito di Giovanni Pisano a Pistoia (1969); alla campagna fotografica primaria (1964) ne seguono molte altre, solcando il soggetto tra rigorosa fedeltà e mutevole interpretazione, specie per l’uso cangiante della luce. L’interesse per l’antico si radica poi in numerosi altri lavori fotografici: Donatello, Jacopo della Quercia, Luca della Robbia, Canova, Bernini, Michelangelo. Ai marmi di quest’ultimo –sorta di alter ego di costanti ispirazioni- consacra numerosi cataloghi, mostre, monografie. Nel 1994 con il volume Un occhio su Michelangelo (dedicato alle Cappelle Medicee in San Lorenzo, Firenze) Amendola vince il Premio Oscar Goldoni per il miglior libro fotografico dell’anno. A compendio, illustra i grandi temi dell’arte italiana, realizzando veri capolavori, come dimostrano i volumi sulla basilica di San Pietro, visitata secondo l’ottica personale: tra eleganti prospettive, particolari inaspettati, scorci inediti

Nel corso degli anni, Amendola ha costantemente sperimentato azzardi, mescolanze, giustapposizioni, intrecci, accostamenti. Calando l’antico nel contemporaneo o assegnando al contemporaneo un trattamento di matrice classica. Giungendo ogni volta a comporre sequenze fotografiche senza tempo e senza età. Come immortali.
Accanto alla ritrattistica e alla statuaria antica, Amendola si è largamente cimentato anche nella poetica dei luoghi, divinandone il genius abitativo e architettonico: il Duomo di Milano, Matera, San Galgano, il parco delle sculture della Collezione Gori – Fattoria Celle di Santomato, Il Vittoriale degli Italiani, il grande Cretto di Burri di Gibellina.
Su di Lui e per Lui hanno scritto grandi e grandissimi: Antonio Paolucci, Antonio Natali, Tomasi Montanari, Maurizio Calvesi, Bruno Corà, Vincenzo Trione, Eike D. Schmidt, Flaminio Gualdoni, Walter Guadagnini, Antonio Scurati, Silvio Ceccato, Cristina Acidini Luchinat: ognuno intuendo la sensualità e la spiritualità della sua Camera Aurea.

Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private e pubbliche; tra queste, Fondazione Maramotti di Reggio Emilia, GAM di Torino, Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, del MAXXI di Roma, Fondazione Alberto Burri di Città di Castello, Uffizi, Palazzo Fabroni di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Incalcolabili le esposizioni nazionali e internazionali, innumerevoli i riconoscimenti: tra tutti, premio Cino da Pistoia (1997); Il Micco (2012); diploma Accademico Honoris Causa in Arti Visive e titolo di Accademico d’Italia (2014, Accademia di Belle Arti di Catanzaro); docufilm Obiettivo sull’arte (2015, regia di Beatrice Corti); premio Una vita per l’arte (Gaeta, 2016). Nel novembre 2009, insieme ad altri artisti, è stato ricevuto da Papa Benedetto XVI nella cappella Sistina.Nel Febbraio del 2021 Pistoia , la sua citta’, gli dedica una mostra Un’Antologia , Pistoia Musei ne è la sede, curatrice Paola Goretti e Marco Meneguzzo .
Nel Novembre 2021 è stat inaugurata la mostra “An Eye on Michelangelo and Bernini” presso The Society of the Four Arts a Palm Beach .
Ad Aprile 2022 Un ‘Antologia sara’ inaugurata a Bari al Castello Svevo

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