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ChorAsis Vol. III (Metilene edizioni, 2025), curato dall’associazione culturale ChorAsis, è una nuova tappa di un percorso editoriale e artistico che si concentra sul processo creativo e sulle risonanze tra opera, artista e luogo. Le pubblicazioni che compongono il volume, raccolgono tre progetti espositivi realizzati nel 2022 negli spazi storici di Villa Rospigliosi a Prato e non si limitano a documentare le opere finali, ma seguono l’iter creativo degli artisti, restituendone lo sviluppo attraverso testi, immagini, intuizioni e fasi intermedie. Il cofanetto si arricchisce di una pubblicazione illustrata, L’isola dei pirati, scritta e disegnata dal duo artistico Antonello Ghezzi che, con un tono lieve e immaginifico, intreccia narrazione e visione artistica, espandendo ulteriormente il campo di riflessione dei progetti.

I tre lavori artistici raccolti nel volume sono legati fra loro dalle connessioni sotterranee che attraversano gli spazi della villa e le azioni che vi si compiono. Le opere non si limitano a occupare uno spazio, ma si inseriscono in un contesto già vivo, stratificato, con cui entrano in dialogo. In questo senso, Villa Rospigliosi è una presenza attiva che orienta, sollecita e talvolta mette alla prova il lavoro degli artisti, invitandoli a interrogare il proprio processo creativo a partire dal confronto con il luogo.

Tre progetti, tre visioni

Nel progetto di Gloria Campriani, questa dimensione di connessione è particolarmente evidente. Le sue opere fisse, installate nella rimessa e nel prato, dialogano direttamente con la struttura fisica e simbolica della villa. La performance collettiva, che ha coinvolto il pubblico in un’esperienza partecipativa, ha esteso questo dialogo, trasformando lo spazio in un campo attivo dove i corpi, i suoni e i movimenti diventano parte dell’opera stessa.

Il duo Antonello Ghezzi parte da un dettaglio, apparentemente minimo, per costruire un’intera visione poetica. Il loro approccio è quello della cura e dell’ascolto, che si concretizza in un progetto dove l’osservazione si fa strumento di narrazione. Dal piccolo nasce il grande: ogni frammento si carica di senso, diventando punto di partenza per riflessioni intime e collettive.

Luca Matti si distingue per una fascinazione che parte dal contrasto. Se il complesso di Villa Rospigliosi rappresenta un’idea di ordine e compostezza, le sue opere mettono in scena un mondo instabile, in bilico tra naturale e artificiale. Le sculture e i disegni di Matti evocano paesaggi interiori e scenari distopici, suggerendo una tensione costante verso un equilibrio ancora da trovare. È proprio in questo scarto che si genera la forza del suo progetto.

Un invito all’ascolto

Quello che ChorAsis Vol. III restituisce è l’attenzione al processo creativo come spazio di relazione. Le opere, i gesti, le storie non nascono nel vuoto, ma si sviluppano in ascolto con ciò che le circonda: il luogo, le persone, la memoria, i dettagli. L’associazione ChorAsis prosegue con questo progetto il suo impegno nella valorizzazione dell’arte contemporanea e del processo creativo, con uno sguardo sempre attento al contesto locale e all’interazione tra artisti, pubblico e territorio.